martedì 9 febbraio 2016

Uno sguardo sul calcio italiano, chi vincerà lo Scudetto?

Un campionato che sembra pian piano delinearsi verso posizioni ben definite. Napoli e Juventus per lo scudetto, Fiorentina, Inter, Roma e Milan per la Champions. E questa, che è la settimana che precede il big match tra le prime due della classe, può davvero diventare cruciale per il destino del campionato. Secondo voi, ragazzi, chi avrà la meglio? Ecco il mio parere per Magazine Pragma che mi ha intervistato ieri. Buona lettura.


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lunedì 8 febbraio 2016

Cronaca di una giornata particolare: la partita al Fun Club "Ringhio d'Abruzzo"

Certo, forse era meglio aver vinto, ma alla fine va bene anche così.

Siamo arrivati leggermente in ritardo, con il fischio d'inizio già avvenuto ma con i ragazzi gentilissimi e davvero molto calorosi. Il Milan in campo si è visto subito che oggi ci avrebbe fatto un po' soffrire: la pioggia scendeva copiosa su San Siro come se non piovesse da anni. I rossoneri provavano a fare la partita ma qualcosa non andava. Poi quell'attacco, con super Donnarumma che sventa due volte i tentativi dell'Udinese ma che al terzo deve soccombere. E chi segna? Armero, l'ex sottovalutato.

Cala il gelo nella stanza. L'entusiasmo sembra essere un lontano ricordo e i ragazzi essere tornati velocemente sulla terra, dopo le belle gare contro Fiorentina, Inter e Palermo. All'intervallo si discute di mercato, di futuro, di budget, di errori dirigenziali e non, condito da un buon caffè che non guasta mai. Ma i minuti passano veloci ed è già tempo di secondo tempo. Pronti e via e Niang, che fino ad ora era piaciuto molto poco, su invito di Bacca, pareggia i conti. E vai che torna l'entusiamo, gli incitamenti, i "dai dai dai!!", gli applausi. Per un secondo tempo che poteva andare meglio nel risultato ma che ha riacceso le speranze. Basta poco per rendere felice un tifoso, E questi ragazzi meritano comunque di più, cioè una squadra che lotti come nel secondo tempo e che solo la sfortuna ha fermato. Sarà per la prossima volta, ma con una certezza: nel Fun Club Ringhio D'Abruzzo la passione non manca mai, una passione con due colori ben definiti e stampati nel cuore: il rosso e il nero.

venerdì 5 febbraio 2016

MILAN, qualcosa è cambiato: vincere con l'Udinese per avvicinare l'Europa

Qualcosa è cambiato. Fino ad un mese fa, con la sconfitta interna con il Bologna, il destino del tecnico rossonero Sinisa Mihajlovic sembrava segnato. Perdere in quel modo fa male, e le voci di un possibile esonero si sono susseguite fino alla gara contro la Fiorentina. Lippi, Conte e chi più ne ha più ne metta. Ma la gara contro la viola ha rappresentato la svolta stagionale, almeno lo si spera. La vittoria per 2-0, arrivata per caparbietà, tenacia e opportunismo, hanno restituito finalmente un Milan con la sua fisionomia, con una sua anima. E le partite successive, con Empoli, Inter e Palermo sono state a confermare che il girone delle rivincite è iniziato. Quattro gare, tre vittorie ed un pareggio, nove gol fatti e solo due subiti. E tutti che finalmente, iniziano a parlare dei rossoneri come dell'outsider, che vale l'Europa League ma che, con un po' di fortuna, può aspirare a qualcosa di più. 

Certo, il cammino è ancora lungo, ma le premesse ci sono tutte. Rispetto allo scorso anno, il Milan ha nove punti in più, ha segnato di più e ha subito meno gol. Inzaghi è solo un ricordo, mentre Mihajlovic ha fatto vedere che la squadra è dalla sua parte e che si può soltanto migliorare. Vincere contro l'Udinese significherebbe porre delle basi ancora più solide ad un progetto che pian piano sta prendendo corpo. Sperando, perché no, che le dirette avversarie perdano colpi. Contro i friulani, il Milan riproporrà gli stessi undici vittoriosi 3-0 nel derby contro l'Inter. L'unico dubbio è la presenza di Bonaventura, uscito malconcio dall'ultimo allenamento a Milanello: in caso di forfait, pronto Kevin Prince Boateng, alla possibile prima da titolare dopo il ritorno in Italia. Ora non resta che attendere. Domenica capiremo se il Milan si trasformerà, dallo spumante post Palermo, in uno champagne d'annata. Per tornare a sognare, per tornare in alto.